Negli ultimi report pubblicati sul portale di idealista, noto portale per le notizie del mondo immobiliare, si può notare come da maggio 2023 i canoni medi di locazione siano aumentati, facendo aumentare la media italiana dell’+11,8% rispetto a 12 mesi fa.
Uno dei principali motivi per cui ci sono sempre meno case in affitto è quello che i proprietari preferiscano gli affitti brevi, più redditizi e meno impegnativi, che quelli lunghi; e non per la vera e propria mancanza di case da dare in locazione, infatti in Italia si stimano 9,5 milioni di immobili sfitti.
Questa situazione non è effettivamente nuova, i canoni degli affitti salgono, i mutui rincarano e gli stipendi non accennano ad aumentare; a Milano, infatti, per una stanza singola si arriva a pagare la cifra di circa 800 euro al mese. La situazione, ormai insostenibile, ha avuto il suo culmine lo scorso 2 maggio dove una studentessa ha deciso di protestare accampandosi in tenda dinanzi al politecnico di Milano. A lei si sono uniti tanti giovani che in tutta Italia si sono accampati davanti alle università per fare rumore e cercare di risolvere questo problema.
Intanto il governo ha deciso di non restare fermo cercando di trovare soluzioni per regolarizzare gli affitti brevi e cercando di trovare e creare quanti più posti letto possibili per gli studenti.
In attesa di soluzioni e cambi radicali, l’unica cosa che si può fare è quella di cercare casa in quartieri dove l’affitto è meno elevato. Qui riportati i seguenti.
I quartieri con i canoni medi di locazione sotto i 10 euro/mq.
- Genova – Sestri Ponente: 7.50 euro/mq;
- Catania – Province: 7,67 euro/mq;
- Napoli – Chiaiano – Zona ospedaliera: 8,62 euro/mq;
- Genova – Sturla – Quarto: 8,63 euro/mq;
- Torino – Santa Rita: 8,96 euro/mq;
- Trieste – Barriera Vecchia 9,09 euro/mq;
- Catania – Centro storico 9,29 euro/mq;
- Palermo – Politeama: 9,51 euro/mq;
- Perugia – Centro storico: 9,56 euro/mq;
- Genova – Albaro 9,80 euro/mq;